
Il precedente articolo, riguardante l’anno 2020, festosamente accoglieva l’arrivo del miele millefiori a primavera. Una reazione ad una condizione climatica dell’anno precedente disastroso a causa di forti gelate fuori stagione. Quest’anno ci troviamo di nuovo in una condizione di difficoltà.
Un anno brutto, complesso, che ci ha visto tutti combattere questa dannata pandemia. Un Paese fermo che ha colpito l’economia in generale e quindi anche l’apicoltura.
In realtà gli apicoltori non si sono fermati. Nel rispetto delle regole imposte hanno continuato a curare e gestire le loro api e anche Apicoltura Prenestina, tra le tante difficoltà, è andata avanti e non si è fermata.
Si erano pianificate una serie di operazioni per incrementare gli sciami, aumentare la flotta apistica, aggiornare attrezzature e strumenti utili e invece dopo un inverno duro per le api, la primavera sembrava non arrivare mai.
Piogge insistenti e anche un abbassamento delle temperature eccessive, ha portato a colpire pesantemente tutte le fioriture in corso e a far saltare completamente tutto il millefiori. Un duro colpo che se associato alla crisi delle famiglie che si sono trovate così all’improvviso nell’impossibilità di bottinare nettare, dobbiamo dire che al dramma della pandemia si è aggiunto il dramma dell’assenza di nettare e della produzione del millefiori.
Facendo i giusti interventi, di certo sempre onerosi e con la giusta assistenza in piena sciamatura, siamo riusciti a rimettere in sesto le nostre api e hanno così potuto ben lavorare per un ottimo castagno.
Ora il problema ce lo troveremo nell’invernamento, dove bisognerà aiutarle in modo serio per non farle soffrire in inverno e quindi trovare la morte.
Quest’ anno abbiamo così prodotto circa 3 quintali di miele di castagno e ancora un pò di miele di tiglio è disponibile. Aspettiamo come sempre i vostri ordini.
Concludiamo dando una buona notizia che fa ben sperare per il futuro: è stato convertito in legge il D.L. 25 maggio 2021 n 73 art 71, cosiddetto “Sostegni bis”, che prevede per il settore apistico cinque milioni di euro per gli imprenditori apistici, che hanno subito pesanti danni a seguito delle “brinate, gelate e grandinate eccezionali nei mesi di aprile, maggio e giugno 2021”. Speriamo il settore ne benefici alla grande per poter così continuare a produrre dell’ottimo miele italiano e sostenere gli apicoltori seri, che potranno continuare a difendere le api e il mondo dell’apicoltura.